In quest’opera l’Autore affronta un tema di natura psicologica: la dicotomia io/altro. Il contrasto è comunicato con la massima efficacia possibile dall’uso del bianco e del nero per la rappresentazioni dei due volti che sembrano specchiarsi l’uno nell’altro. La composizione è volutamente rigida per le forme spigolose che vengono attenuate solamente dalla rotondità degli occhi e della mela. L’impressione è quella di osservare la cristallizzazione di un attimo. Di particolare interesse è l’uso del colore nella rappresentazione della mela che sembra acquisire una trasparenza di vetro.
Nota dell’Autore
Due profili.
Il bianco, aperto, vuole ciò che gli piace…
Una mela.
Il nero, lo inquisisce.